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Lo scopo della vita è Divertirsi (ovvero perché Lucignolo è finito nel libro sbagliato)

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Sfido chiunque a sostenere il contrario. Curare i malati, giocare a calcio, scrivere romanzi, rubare, fare beneficienza: sembrano attività molto eterogenee, prive di punti in comune, ma in realtà lo scopo ultimo di queste, come di qualsiasi altra attività, è assecondare le richieste del nostro cervello. Mai far annoiare il cervello: il prezzo da pagare può essere molto alto. Depressioni, tensioni, ossessioni, e tante altre cose che finiscono per -oni, molto spesso sono il risultato di una vita (o di lunghe porzioni di vita) spesa a ignorare le richieste del nostro prezioso cervello, che altro non vuole se non fare ciò per cui è stato creato: divertirsi . Pensate a un auto senza benzina: quanto tempo impiegherà ad andare in malora senza benzina e senza qualcuno che la guidi? ...l’artro giorno se semo impastati co na BMW contro na Panda…non se semo divertiti tanto Qui viene il bello. Spesso la parola “divertimento” viene associata a qualcosa di frivolo, facile, perfino illegale o dannoso

Esiste davvero chi fa soldi col trading? Forse, ma probabilmente non sarai tu

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Abbiamo già snocciolato qualche articolo in cui spiego per quale ragione la maggior parte delle persone farebbero bene a tenersi alla larga dal trading, per orientarsi invece verso investimenti di stampo più tradizionale, come gli immobili (capitali permettendo) e/o l’investimento di lungo periodo in portafogli azionari bilanciati (basterebbe anche solo un Etf che replica l’SP500). Tuttavia, il mondo è bello e matto perché è vario, quindi, dopo aver fornito in altri post una prima panoramica sui rischi del trading e sui funamboli che popolano questo microcosmo, vediamo ora chi potrebbe tentare di intraprendere quest’hobby, senza rimetterci salute e portafoglio. Sì, ho detto hobby, perché il trading è un hobby , solo un hobby, ricordatevelo bene. Purtroppo mi riesce difficile individuare una tipologia specifica di persona “adatta al trading”, mentre d’altra parte è molto più semplice tratteggiare i profili di chi dovrebbe evitare il trading tassativamente. Vediamoli uno per uno.   

Diventare trader di successo: meglio un genio sfigato o uno stupido fortunato?

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Nel trading occorrono fortuna o abilità ? Se sei approdato a questo post, è perché probabilmente quanto scritto nel mio precedente intervento  non è stato abbastanza chiaro da farti desistere da qualsiasi proposito di fare soldi col trading. Ok, approvo la tua autostima e voglio andare fino in fondo. Del resto, esisterà pure qualcuno che nell’arco di svariati anni è riuscito a mettere via delle cifre considerevoli grazie al trading, nonostante le statistiche siano molto scoraggianti. Riprendendo il discorso della prima parte di questo articolo, ero arrivato alla conclusione che verosimilmente soltanto un trader su cento riesce a tirare fuori cifre considerevoli dal trading , in modo da assicurarsi una vera e propria rendita costante nel tempo (costante ma pur sempre molto volatile). La domanda delle domande è sempre la stessa: come posso diventare io uno di quei privilegiati guru del trading? È possibile raggiungere quei risultati “semplicemente” impegnandosi nello studio dei mercati?

Trading online: guadagnare soldi a palate lavorando un'ora al giorno sdraiati sulla spiaggia? Sì, ma...

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  Le domande sono sempre le stesse: il trading è gioco d'azzardo? Il trading è una truffa? Si può fare soldi col trading senza rischi? Quanti soldi occorrono per iniziare a fare trading? Quanto si guadagna col trading? Quante ore al giorno bisogna dedicare al trading? Se anche voi - come me molti anni fa - siete pervasi da tali (leciti) dubbi riguardo il mondo degli investimenti in Borsa, questo lungo post vi fornirà un'ottima base di partenza, tanto per capire se stiamo parlando di fischi o fiaschi, il che, vi assicuro, è già molto di quanto troverete in moltissimi corsi di trading venduti a cifre da capogiro.  Il trading è un’attività divenuta alquanto di moda grazie all’avvento di internet, broker, passaparola, lockdown assortiti e smartphone ormai onnipresenti (anche se i più seri preferiscono farlo al computer: sì, quel coso ingombrante munito di ventola di raffreddamento). In fondo tutti lo sanno, basta aprire un account su qualche broker dal nome esotico (tipo eMule…ah

Agenzie immobiliari: come funzionano realmente e come tutelarsi per non farsi fregare

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Premessa: questo articolo è rivolto a tutti coloro che hanno (o hanno avuto) la sfortuna di avere a che fare con agenzie immobiliari che se ne sbattono altamente degli interessi dei clienti , in quanto troppo distratte a trovare il modo più rapido e indolore di intascare le loro laute provvigioni. Esistono ovviamente anche agenzie serie che svolgono un lavoro encomiabile, talora ben oltre quanto gli competerebbe, ma nella mia personale esperienza (circa quindici anni nel ramo immobiliare) costoro rappresentano una ristretta e silenziosa minoranza. Pertanto, considerate quanto segue come un estratto della mia personale esperienza. Ho elencato alcune tra le fattispecie in cui è più facile incappare, ma mi rendo conto che non sempre è facile sgamarle: dietro gli altisonanti nomi di blasonati franchising, come anche nel caso di agenzie non legate ad alcun marchio, si celano spesso consumati venditori di fumo, volponi capaci di vendere ghiaccio al polo nord. Allora siete pronti? Diamo inizi