Lo scopo della vita è Divertirsi (ovvero perché Lucignolo è finito nel libro sbagliato)

Sfido chiunque a sostenere il contrario. Curare i malati, giocare a calcio, scrivere romanzi, rubare, fare beneficienza: sembrano attività molto eterogenee, prive di punti in comune, ma in realtà lo scopo ultimo di queste, come di qualsiasi altra attività, è assecondare le richieste del nostro cervello. Mai far annoiare il cervello: il prezzo da pagare può essere molto alto. Depressioni, tensioni, ossessioni, e tante altre cose che finiscono per -oni, molto spesso sono il risultato di una vita (o di lunghe porzioni di vita) spesa a ignorare le richieste del nostro prezioso cervello, che altro non vuole se non fare ciò per cui è stato creato: divertirsi . Pensate a un auto senza benzina: quanto tempo impiegherà ad andare in malora senza benzina e senza qualcuno che la guidi? ...l’artro giorno se semo impastati co na BMW contro na Panda…non se semo divertiti tanto Qui viene il bello. Spesso la parola “divertimento” viene associata a qualcosa di frivolo, facile, perfino illegale o dannoso